Progetti
Centrale Otto
La Centrale Otto si occupa di gestire il traffico dei trasporti extra e intraospedalieri, in convenzione con le aziende sanitarie provinciali.
Nel 1991 nasce il “118 Parma Soccorso”, come joint venture tra Pubbliche Assistenze, Croce Rossa e Azienda ospedaliera cittadina. Alle origini cogestiva i servizi ordinari e quelli di emergenza o urgenza. Successivamente, con il passare degli anni e l’aumentare delle richieste, e a causa di una legge nazionale secondo la quale dovevano essere gli infermieri a rispondere alle chiamate d’emergenza, la Centrale venne divisa. |
Nacque così, da una parte, quella che sarebbe poi stata nominata Centrale Otto (per l’ottimizzazione territoriale dei trasporti ordinari) e, dall’altra, la centrale operativa del 118 (il numero diretto per le urgenze).
Il progetto di voler costituire un Centrale unica, dei trasporti ordinari, dei gommati extra e intraospedalieri, e dei trasporti pedonali intraospedalieri, comincia a prendere vita il 9 marzo 2016 quando viene siglato l’accordo tra l’Assistenza Pubblica di Parma e le Aziende sanitarie. |
La Pubblica assumerà così il ruolo di coordinamento di tutti questi servizi, potendo contare sulla forza operativa delle realtà che hanno in carico il servizio per l’Azienda Ospedaliera di Parma.
Questa novità rappresenta, per il mondo del volontariato, una grande occasione per dimostrare che, con impegno e devozione, si può offrire un servizio di qualità. Per la prima volta a Parma un unico ente di volontariato, gestirà tutta la mobilità dell'ospedale, dei plessi ospedalieri della provincia e di una buona parte dei trasporti in città e nelle zone limitrofe. |
Dritto al cuore D-Parma
Dritto al cuore D-Parma è un progetto di defibrillazione precoce che prevede l’istallazione di 30 defibrillatori semiautomatici (DAE) su suolo pubblico, in tutto il territorio comunale, e la formazione di oltre 300 persone al loro utilizzo.
È nato con l’obiettivo di promuovere una sempre più capillare cultura del primo soccorso e realizzato da Assistenza Pubblica Parma, con il patrocinio del Comune, |
il contributo di Fondazione Cariparma, il supporto della Fondazione Pubblica Parma, in collaborazione con Anpas Emilia-Romagna e Azienda USL di Parma.
Tale iniziativa si rivela fondamentale, in quanto, nell’attesa dei mezzi di soccorso, anche un passante, che si trova nelle condizioni di usare un DAE posto nelle vicinanze, può salvare la vita di chi è colto da un malore improvviso. |
La formazione diffusa tra la popolazione rispetto alla rianimazione cardiopolmonare (RCP), ed una distribuzione capillare di defibrillatori semiautomatici sul territorio, sono un mezzo insostituibile per coprire efficacemente il maggior numero di casi di arresto cardiaco sul territorio comunale.
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L'ambulanza dei desideri
L’Ambulanza dei desideri nasce con l’obiettivo di poter realizzare i sogni di persone gravemente malate, sostenendone i costi e verificandone la fattibilità.
L’Ambulanza dei desideri è un progetto di Assistenza Pubblica Parma, Fondazione Assistenza Pubblica Parma, realizzato in collaborazione con Anmic Parma. Si ispira all’esperienza della Stichting Ambulance Wens, più nota in inglese come Ambulance Wish Foundation, fondata in Olanda nel 2006 da Kees Veldboer, un autista di ambulanze di Rotterdam. |
L’obiettivo è quello di sostenere le famiglie, che spesso non hanno possibilità e mezzi, a realizzare i desideri dei propri cari, quando questi si trovino in condizioni di salute che non permettano loro di andare dove desiderano.
Tutti sognano di fare un viaggio, ma non tutti ne hanno la possibilità. Per chi è gravemente malato e costretto in un letto, a casa o in ospedale, esaudire questo desiderio non è semplice. Realizzare il sogno di una persona gravemente malata, come documentato da |
diversi studi scientifici, ha un potere benefico sulla persona stessa e chi gli sta accanto.
Il primo progetto dell'Ambulanza dei desideri è già stato realizzato, nell'ottobre 2017. Giorgio, 56 anni, di cui dieci trascorsi convivendo con la sclerosi multipla, ha coronato il suo "desiderio antico": visitare il campo di Auschwitz. Per saperne di più visita il sito http://ambulanzadeidesideri.it/ |
Non più soli
Non più soli è il progetto nato nel 2019 in collaborazione con Forum Solidarietà, le Aziende sanitarie, Chiesi farmaceutici e il Comune di Parma. È dedicato a tutte quelle persone che rimangono a vivere sole, persone non incluse in progetti sociali o tutelate da altre forme di sostegno.
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Consiste in una serie di interventi: i pazienti ricoverati in ospedale che possono essere dimessi a domicilio, ma manifestano una ridotta autonomia, vengono identificati dal reparto di ricovero, il quale, colloquiando con il paziente, informa delle possibilità di usufruire del servizio.
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Riconosciute le necessità, i volontari della Pubblica provvedono a organizzare i trasporti necessari, a offrire un servizio di “telecompagnia”, e comunicare ai Punti di Comunità ogni esigenza. Si sta anche lavorando allo sviluppo di un sistema per garantire il trasporto farmaci a domicilio.
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Potenziamo la rete dei vaccini
La Pubblica, in collaborazione con ANMIC, ha in cantiere un nuovo progetto volto a
integrare la capacità vaccinale attualmente in campo. L’iniziativa si svilupperà secondo due metodologie di intervento. La prima riguarda la possibilità di effettuare vaccini a domicilio. Alcuni medici volontari dell’associazione ANMIC Parma, con il supporto dei volontari e dei mezzi dell’Assistenza Pubblica di Parma, collaboreranno per integrare le forze già esistenti, e permettere anche alle persone più fragili e impossibilitate a raggiungere il centro vaccinale, di ricevere l’adeguato trattamento sanitario. |
La seconda metodologia di intervento prevede la realizzazione di un centro vaccinale nella sede dell’Assistenza Pubblica Parma, in Viale Gorizia 2/A. Verrà costruito un percorso protetto e adeguato alle esigenze delle persone con disabilità, che potranno così raggiungere più facilmente, rispetto al PalaPonti, il punto vaccinale previsto. Anche
questo sarà possibile grazie al prezioso aiuto dei medici volontari di ANMIC. |
Per concretizzare tale piano di lavoro, saranno seguiti tutti i criteri regionali e nazionali di priorità. Gli interventi, quindi, saranno di potenziamento dell'attuale offerta.
Il fine ultimo di questo progetto è quello di dare un più rapido accesso alle vaccinazioni a chi ne ha diritto, e di mettere in atto misure di attenzione ulteriore per le persone disabili, verso le quali ovviamente la Pubblica e ANMIC dimostrano da sempre particolare sensibilità. |